IT’S MEME DAY

Buona giornata, internauti. E a proposito disse il saggio… no, non disse niente, il saggio.

DRAGHI E FALENE ASSASSINE

Buona giornata internauti. Maha-Maya continua…

Data astrale. Equinozio d’estate su Monk: il secondo semi-inverno è finito. Inizia la stagione dei draghi volanti e delle falene assassine. E oggi… poem, ovvero una delle innumerevoli facce dell’eterno.

Soltanto un raggio di quell’immaginario sole, per portare la vita e riscaldarne il cuore, puro e limpido di pensiero, ma avaro di pose, figure e colori.

Soltanto un sorso di quell’immaginaria acqua, fonte di spirito e nutrimento, per dare ristoro ad una gola arsa, che ti può dire ch’è buona, ma avara di piane, onde e contorni.

Toccare la vita, gustarla, annusarla… bello sì… anzi, stupendo… ma come sono i sogni per chi non può vedere?

Forse sogni di gusto, odori e sensazioni, sogni ciechi, per chi da sempre è cieco, belli a volte, incubi ad altre.

Dimensioni diverse, ma pur sempre sogni, che dal reale sfuggono per fare saltar fuori ciò che di vero hai dentro.

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STARMAN JONES

Della serie ‘solo quelli che mi piacciono’ la non-recensione odierna è per Starman Jones di R. A. Heinlein, uno dei miei pilastri della SF.

Aggiungo solo che è un romanzo del 1953, quindi un Heinlein ancora acerbo, ma credo possa non sfigurare (per non dire dare punti) a parecchi degli attuali big del settore. O sono io ormai invecchiato (letterariamente) e non mi sono ancora evoluto.

A volte mi sembra di essere come un Nokia 3210 circondato da Galaxy Z e iPhone 13.

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IT’S MEME DAY

Buona giornata, internauti. E anche se l’universo procede per la propria strada alla faccia nostra, il mio augurio rimane sempre lo stesso: lunga vita e prosperità.

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IL SENTIERO DELLO SCIAMANO

Il sentiero dello sciamano – Sandro Battisti. By Kipple Officina Libraria

poesia, 2020 – cartaceo, 98 pgg. / ebook (ePub+Mobi)

Lo scrittore ci svela l’inganno della parte e del tutto, però cosa è parte e cosa è tutto non lo riusciamo a comprendere: l’unità perde senso, il punto di accesso alla silloge diventa indifferente. Come un vortice che trascina, si mischia in se stesso e si confonde nelle sue varie parti; così i testi che compongono questa raccolta diventano un caleidoscopio che non va compreso, non va scomposto perché ogni frammento ha in sé un universale che rimanda ad altro e viceversa, continuamente.

[collana: VersiGuasti / 20]

KIPPLE
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Tutti gli universi di Stanislaw Lem | Fantascienza.com

Su Fantascienza.com la segnalazione di un’uscita editoriale di pregio, Universi, che comprende la produzione breve omnia di Stanislaw Lem; il volume è in uscita per Mondadori. La quarta:

Universi raccoglie infatti, per la prima volta, l’intero corpus della narrativa breve dell’autore di Solaris, una produzione multiforme ed estremamente originale, nella quale il lettore ritrova i temi presenti anche nei romanzi: l’interesse per la cibernetica, intesa come studio dei rapporti tra sistemi artificiali e biologici, e più in generale l’erudizione scientifica; l’approfondito scavo psicologico e introspettivo, di contro a dialoghi essenziali, secondo i modelli americani; la ricerca di una dimensione esistenziale che tende alla speculazione filosofica.
L’opera di Lem sfugge a qualsiasi categoria. Come definire l’autore? Un filosofo? Un narratore? Uno scienziato? Forse tutte e tre le cose nello stesso tempo. La straordinaria ricchezza inventiva del più celebre autore di fantascienza non angloamericano è ben rappresentata dai racconti presenti in questo volume: quarant’anni di vita intellettuale e creazione letteraria dal primo, Il ratto nel labirinto, del 1956, fino a Il materassino, del 1995. Universi raccoglie infatti, per la prima volta, l’intero corpus della narrativa breve dell’autore di Solaris, una produzione multiforme ed estremamente originale, nella quale il lettore ritrova i temi presenti anche nei romanzi: l’interesse per la cibernetica, intesa come studio dei rapporti tra sistemi artificiali e biologici, e più in generale l’erudizione scientifica; l’approfondito scavo psicologico e introspettivo, di contro a dialoghi essenziali, secondo i modelli americani; la ricerca di una dimensione esistenziale che tende alla speculazione filosofica. In ogni campo in cui si sia cimentato, lo scrittore polacco ha sempre cercato di superare i limiti del già noto, di sperimentare nuove forme e di non adagiarsi su schemi conosciuti. E, se il pensiero è il fondamento delle sue opere, il suo grande talento gli consente di trasformare le idee in personaggi e le trame in congegni perfetti.

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DARTH VADER

Hasta internauti. Il ‘lato oscuro’ è alla porta: potrebbe decidere di bussare. Detto ciò, oggi gira ‘stranamente’. Continuo a credere che tutto quell’incrociarsi di scie chimiche sopra la nostra testa non sia molto salutare… Vi lascio uno scritto, qualcosa di tipo ‘incazzato zen’ o ‘similmente disturbato’.

Data astrale. Terzo Kyr di Tzyagoh. Oggi è il compleanno di Darth Vader… Auguri Maestro.

Cosa è la realtà? Cosa è buono? Cosa è giusto?

A contro B. Caino contro Abele. Cane contro gatto. Staticità eternamente contrapposta a dinamicità.

Quella scatola rettangolare esteticamente discreta che raccoglie voci e immagini da quel cavetto a muro che pare un tubetto flaccido e inutile, ha un difetto: non è vera e nemmeno costruttiva. Potrebbe/dovrebbe esserlo ma non lo è. Con quel suo che di immediatezza e rapidità che pare tutto debba esploderti in faccia da un momento a… subito. Ti lascia la maggior parte delle volte con quella sensazione opprimente del ‘stiamo per arrivare alla resa dei conti’ imbrigliando con diramazioni energetiche negative invisibili in un buco nero, e non propriamente di quelli sparsi tra le galassie.

L’aria fresca della sera che avevo appena annusato come fosse un fragrante profumo d’oriente, ora ha come minimo tracce odorose di liquami. Se le cerchi, in sottofondo, le trovi. L’azzurro del cielo, sempre oltre la medesima finestra, da attenuato a tonalità quasi magiche da una tenda trasparente con i suoi artefatti grafici… è grigio. La tenda, adesso opaca, sa di polvere.

Voci e immagini sono ossessioni. Spingo un pulsante su un rettangolino più piccolo che mi ritrovo tra le mani. Cambiano voce e immagini, rimane la stessa ossessività. Spingo un altro pulsante. Cambio… ossessivo. Pulsante. Ossessivo. Pulsante. Ossessivo.

Un paio di amici una volta mi dissero che da ben tre intere settimane non accendevano la TV (ndr. La scatola rettangolare, che è bene precisare, si deve accendere e non lo fa da sola. Per ora). Entrambi, una coppia sposata, nel ribadirlo sorridevano.

Vorrei sparare a qualcuno. Detto ciò ognuno è libero di fare ciò che gli pare, basta che non coinvolga me.

Riesco a spingere un altro pulsante sul rettangolino più piccolo. Spariscono voci e immagini. È già qualcosa. Continuo a voler sparare a qualcuno.

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VENTITRE’ MODI PER SOPRAVVIVERE

VENTITRE’ MODI PER SOPRAVVIVERE – Ksenja Laginja

I ventitré testi qui raccolti nascono dall’aver posseduto il numero ventitré, dall’averlo tenuto con sé, invocato, dominato, masticato, sfiorato e odiato per ventitré volte. Sono declinazioni del numero 23, delle sue proprietà numeriche, alchemiche, matematiche, materiali, simboliche, filosofiche, storiche, biologiche, fisiche, geometriche, geografiche, teologiche, astronomiche, linguistiche e qualcuna in più, fino proprio a ventitré. È il mantra della preghiera. Il modo di sopravvivere di Ksenja Laginja. Ventitré canti di un’unica grande invocazione che avvolge la poetessa e la protegge.

…………………………..

VII

I colpi giunsero violenti
e ci nominarono ventitré
volte alla sorgente di tutto;
all’appello corrisponde
un affondo, la vocazione
naturale al tradimento.

* Gaio Giulio Cesare venne assassinato con 23 coltellate il 15 marzo del 44 a.C (Idi di marzo).

[collana: VersiGuasti / 23]

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ANNO DEL DRAGO

Data astrale. Pianeta ‘Fog & Rain’, 5° giorno dell’anno del drago.

Buon venerdì 17, internauti. La Forza sia con Voi.

A proposito del titolo volevo scrivere una storia con i draghi a soggetto, e in questo, all’invero del solito, sono arrivato a partire dalla fine.

Vidi poi salire dalla terra un’altra bestia, che aveva due corna, simili a quelle di un agnello, che però parlava come un drago. Essa esercita tutto il potere della prima bestia in sua presenza e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare la prima bestia, la cui ferita mortale era guarita. Operava grandi prodigi, fino a fare scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini. Per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti della terra dicendo loro di erigere una statua alla bestia che era stata ferita dalla spada ma si era riavuta. Le fu anche concesso di animare la statua della bestia sicché quella statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero la statua della bestia. Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tal cifra è 666.

Oki, scherzavo. Questo è il solito copia/incolla: Apocalisse 13, 11-18. Però un’ideuzza in stile ‘scriverequalcosadifanta’ potrebbe saltarci fuori.

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