Buongiorno, Internauti. Sempre della serie ‘solo quelli che mi piacciono’, vi presento l’ennesimo Urania: SOFT APOCALYPSE di Will McIntosh.
Autore per me nuovo, ovvio ci scappa un’occhiata su Google a vedere chi è ‘sto tizio. In italiano non trovo molto, manco Wiki… 60 anni, americano, romanzi e racconti, Premio Hugo… finalista qua e là… niente di strano. Non è importante non sapere chi è, si legge il libro.
Post-apocalittico realistico, senza alieni o mostri, o catastrofi di origine terrena o esterna. Il romanzo è la storia di persone normali che si ritrovano senza più nulla e dei loro sforzi per sopravvivere, sullo sfondo di un graduale e deleterio collasso sociale.
Partenza alquanto lenta per i miei gusti narrativi piuttosto ‘attivi’, dopo almeno 40 pagine la svolta, mentre ero in procinto di cassarlo anticipatamente. D’un tratto a preso a scorrere e si è progressivamente vitalizzato: buoni ritmi e regolarità di azioni, con scene rudi e realistiche, altre incalzanti ed estremi di effettiva inquietudine.
Finale non nei canoni del ‘tutto è bene ciò che finisce bene’, personalmente mi ha soddisfatto.
